Prima tappa di questo percorso per Trento: raggiunta! Domenica pomeriggio al Galloway eravamo più di cento amici, insieme per discutere del futuro e del presente della nostra città.
Ringrazio di cuore tutte le persone venute, e un grazie particolare va ad Anna Zanella (laureata in giurisprudenza stagista presso un magistrato), Dimitri Tambosi (titolare Prestabici), Diego Ravelli (imprenditore edile e presidente Calisio Clacio), Chiara Tonelli (architetto, lavora alla Patrimonio del Trentino), Giuliano Bosisio (titolare Bar Simposio, scelta no slot), che hanno preso la parola e raccontato la loro esperienza e le loro speranze per il futuro.
Grazie anche al candidato sindaco Alessandro Andreatta, che è stato con noi per confrontarsi, raccontare e ascoltare.
Al Galloway eravamo in tanti perché la città siamo noi, perché ciascuno è protagonista con le proprie scelte, le proprie competenze, i proprio bisogni di un percorso incomune.
Ho ricevuto tra gli altri l’appoggio di Francesca Dallapè, ecco il suo discorso.
Grazie a Francesca, la nostra atleta, la mia amica!
Buonasera a tutti!
Sono qui oggi per parlare di sport portando la mia esperienza e i miei personali pensieri!
Ho iniziato all’età di sei anni ed ho cominciato per gioco,per divertimento e i miei genitori mi hanno sempre sostenuta fin da piccola perché sapevano quanto era importante far praticare uno sport per la formazione di un bambino.
Col tempo ho capito anche da sola cosa rappresentasse per me praticare uno sport..significava passione, determinazione, costanza, carattere, umiltà e un po’ di spirito di sacrificio! Caratteristiche che trovo in Elisabetta.
Lo sport ti insegna molto presto a porti degli obiettivi e mettercela tutta per raggiungerli,ti insegna a cadere e a rialzarti e ricominciare tutto da capo.
Ed è per tutti questi motivi che mi piacerebbe che tutti i bambini come lo sono stata io avessero la possibilità di poter scegliere il loro sport preferito. Nello specifico sto parlando proprio dei tuffi che con il problema degli spazi acqua e con il problema di un impianto non idoneo neanche alla pratica degli allenamenti si andrà a perdere una specialità che in questi anni ha regalato prestigio alla nostra città.
Una città che di ritorno ha avuto molto..soprattutto un ritorno mediatico. Come sapete ormai sono quasi 7/8 anni che mi alleno gran parte della settimana a Bolzano dove mi hanno accolta benissimo e dove mi danno la possibilità di usare piscina, campo di atletica e sala pesi e per questo li ringrazio ma io sono molto attaccata alla mia città. Ed è per questo che mi sarebbe piaciuto potermi allenare nel mio territorio.
Sono stata comunque determinata e ho raggiunto risultati meravigliosi in Gare importanti e al mio rientro le istituzioni mi hanno sempre festeggiata e accolta con molta allegria dicendo di essere fieri perché porto in alto il nome del Trentino…li ringrazio molto perché è bello condividere le belle emozioni ma possiamo fare di più!
Con questo voglio dire che io non ho avuto la fortuna di potermi allenare da professionista nella mia città ma visto che io sono una sognatrice sogno in un futuro non troppo lontano che altri piccoli atleti possano riuscire a crescere sportivamente nella loro città per poter festeggiare insieme risultati importanti grazie ad una struttura migliore. Sogno un impianto non per me ma per le nuove generazioni, io vorrei dedicarmi alla mia città e passare la mia disciplina ai ragazzi.
Chiedo al candidato sindaco e spero sindaco un impegno preciso! Chiedo al CONI un impegno per gli atleti per portare ai massimi livelli i talenti migliori.
Ma oggi sono qui perché ci metto la faccia per Trento con Elisabetta.
Credo in lei credo nella sua concretezza e nei valori sicura che il suo impegno va nella direzione degli altri. Come donna, mamma, amore verso la sua bimba Anna Giulia, verso i nostri figli verso il nostro futuro. Con lei io ci sono!
Francesca Dallapè