Giorni fa l’Agenzia dogane e monopoli ha comunicato l’apertura dei “giochi” d’azzardo. Ma l’azzardo non è un gioco ma un male per la nostra società. Ripartire nell’attesa “fase 2” con questa apertura non è un buon inizio: è un pessimo inizio!
A fine aprile avevo scritto una lettera al Sindaco di Trento – Alessandro Andreatta, alla Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale – Salvatore Panetta e a tutti i colleghi consiglieri comunali per condividere, tutti insieme, la scelta di adottare un’Ordinanza sindacale per sospendere questa apertura.
Egregio Sindaco, assessori, Presidente del Consiglio, colleghi consiglieri,
Vi scrivo perché come saprete, nei prossimi giorni è prevista la riapertura del cosiddetto “gioco” d’azzardo.
Da molti anni il Comune di Trento, grazie a molte iniziative dell’organo consigliare ed ai provvedimenti amministrativi conseguenti assunti dalla Giunta, ha cercato di limitare – per quanto possibile e consentito dalla legge – e sensibilizzare la popolazione verso la pericolosità del “gioco” d’azzardo, ad esempio con iniziative particolarmente meritorie di molti esercizi pubblici che hanno tolto le slot machines dai propri locali.
Sono altresì certa che condividiamo pari sensibilità verso la tematica, per questo con la presente desidero inviare a tutti la mozione scritta, che chiede al sindaco di emettere un’ordinanza per bloccare la riapertura, chiedendovi la sottoscrizione.
Se condividete, ritengo si possa applicare l’Art 107 comma 5 del nostro Regolamento consiliare, votando quindi la mozione al prossimo consiglio comunale; nel caso in cui lo stesso Sindaco non emetta tale ordinanza nei prossimi giorni, prima del Consiglio comunale convocato il giorno 6 maggio.
Cordiali saluti,
Elisabetta Bozzarelli
Nelle ultime settimane il governo nazionale ha scelto di non riaprire, una scelta a cui hanno contribuito moltissime associazioni cattoliche, di cui l’economista Luigino Bruni è stato tra i capofila. Giovanni Paolo II, Nuove Dipendenze, Città Nuova, Slot Mob, Caritas, Acli, solo per citarne alcune.
L’emergenza sanitaria ha battuto l’emergenza finanziaria! L’impegno profuso negli anni dalla società civile ha contribuito a creare consapevolezza sul problema delle ludopatie (in Italia si stima che 1,5 milioni di persone sia a rischio o già malati di ludopatia).
A Trento le serrande delle sale giochi rimarranno abbassate, anche se il governo dovesse decidere, nelle prossime settimane, di riaprirle!
E’ una battaglia che deve proseguire, lo faremo insieme!
La mozione è stata sottoscritta da Emanuele Lombardo, Alberto Pattini, Paolo Serra, Paolo Castelli, Michele Brugnara, Jacopo Zannini.