Per ogni problema complesso esiste una soluzione semplice, è sicuramente sbagliata (U. Eco)
Il consiglio comunale sta sera ha votato favorevolmente all’abolizione della Legge Merlin. Un atto certamente che non può avere effetti sulla legge – la cui competenza è del parlamento – ma che esprime la volontà di spingere l’apertura del dibattito parlamentare. Due ordini del giorno (giallo-verdi) che in estrema sintesi, vogliono la riapertura delle case chiuse.
Non ho votato questa proposta perché la considero vecchia, superata e obsoleta.
Olanda, Germania che da decenni hanno le case chiuse stanno facendo marcia indietro, il mercato sia legale che illegale è in mano al racket. È tra il resto dimostrato che attuare questa scelta aumenta la domanda, non certo il contrario.
Io penso che la prostituzione corrompe la società nella sua interezza perché distrugge la dignità della donna. Lo stato, nel regolare la vita sociale, non può prendere atto che siccome è il mestiere più vecchio del mondo non potrà mai essere eliminato, ma difendere chi è più vulnerabile, dando possibilità diverse da quelle dell’uso del propio corpo a fini economici.
Altro sarebbe rivedere la legge, dopo sessant’anni, aggiornandola ad un contesto sociale completamente mutato, ma nella direzione della tutela delle persone, le donne.
Affrontare un tema, come la prostituzione, dichiarando di volerlo risolvere per la dignità delle donne ed il rispetto di tutti i lavori, attraverso la riapertura delle case chiuse, francamente mi sembra un controsenso.